Glossario - Energicamente

Glossario

Qui trovi tutte le parole dell’energia che ti servono per superare i giochi, le attività e le missioni del percorso. Ti saranno d’aiuto anche a scuola e nella vita di ogni giorno!

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impronta ecologica

L’impronta ecologica è un indicatore che ci permette non solo di calcolare QUANTE RISORSE CONSUMIAMO OGNI GIORNO CON LE NOSTRE AZIONI, ma anche di confrontarle con la capacità che ha il nostro Pianeta di rigenerare quelle stesse risorse. Per calcolare l’impronta ecologica si considerano molti fattori: quello che mangiamo, quanti rifiuti produciamo, il modo in cui ci spostiamo, l’energia che usiamo, la quantità di anidride carbonica che emettiamo… Ognuno di noi, ma anche ogni Paese, ha un’impronta diversa. Possiamo immaginarla come l’orma che lasciamo sulla sabbia in spiaggia: più è grande, maggiore è l’impatto che abbiamo sul nostro Pianeta.

internet of things

La rete di tutte le apparecchiature e di tutti i dispositivi reali connessi a Internet viene detta Internet of Things, cioè Internet degli oggetti, e indicata con la sigla IoT. L’Internet of Things si sta diffondendo ovunque, nelle case, nelle città, nella mobilità, rivoluzionando il modo di vivere che diventa sempre più connesso e intelligente. Che cosa si può connettere a Internet? Praticamente tutto, basta che l’oggetto connesso abbia un indirizzo IP per essere identificato in maniera univoca sulla rete e sia capace di comunicare dati alla rete in maniera autonoma, senza l’intervento umano. La nuova frontiera sono le smart home, le smart grid e le smart city.

isolante

L’isolante è un materiale in cui le cariche elettriche non possono muoversi liberamente. Gomma, vetro e legno sono buoni isolanti.

led

Le lampadine a LED (Light Emitting Diode) contengono una piccolissima pastiglia composta da strati di materiale speciale semiconduttore. Quando il LED viene allacciato alla corrente elettrica, gli elettroni liberi presenti nel materiale saltano da uno strato all’altro della pastiglia, liberando energia sotto forma di luce. Sono le lampadine più efficienti: consumano pochissima energia elettrica, durano oltre 15.000 ore, si accendono all’istante, non contengono materiali pericolosi e sono 100% riciclabili, al contrario delle lampadine a fluorescenza che, infatti, sono ormai fuori commercio.

mix energetico nazionale

Il mix energetico nazionale è l’insieme delle fonti energetiche primarie (rinnovabili, fossili e nucleare) che un Paese usa per produrre energia elettrica. Il mix energetico varia da Paese a Paese e dipende dalla diversa disponibilità di materie prime, dall’evoluzione dei sistemi produttivi e dalle politiche ambientali intraprese. Per produrre energia elettrica, l’Italia utilizza tutte le fonti (acqua, vento, sole, geotermia, biomasse, fonti fossili), tranne l’energia nucleare: l’abbiamo deciso nei due referendum del 1987 e del 2011. Il Italia il 60% dell’energia elettrica viene prodotta usando fonti fossili, il restante 40% è di origine rinnovabile: la fonte fossile più utilizzata è il gas naturale seguito dal carbone; la fonte rinnovabile più utilizzata è l’acqua seguita dal sole.

mobilità condivisa

La mobilità condivisa o sharing mobility è un fenomeno che sta cambiando la mobilità anche in Italia perché permette di spostarsi utilizzando mezzi in condivisione. Si possono noleggiare auto, bici, monopattini, scooter… anche elettrici! Grazie a semplici app da scaricare sullo smartphone, bastano pochi tap per prendere in prestito il mezzo scelto, pagare e mettersi in viaggio. La versione free floating offre la possibilità di noleggiare il mezzo e di lasciarlo ovunque all’interno dell’area coperta dal servizio, senza dover tornare al punto di partenza.

mobilità elettrica

Biciclette, monopattini, hoverboard, scooter, auto, furgoni, navette… i mezzi elettrici sono sempre più diffusi e diversificati. Qual è il denominatore comune? Funzionano tutti a.. elettricità! L’e-mobility, infatti, utilizza l’energia elettrica come fonte primaria per la generazione dell’energia meccanica necessaria alla movimentazione di cose e persone. Proprio per questo, la mobilità elettrica ha bisogno di un’infrastruttura di ricarica diffusa in modo capillare su tutto il territorio. L’infrastruttura di ricarica è costituita da colonnine pubbliche ma anche da wall box private.

mobilità intermodale

È una modalità di trasporto sostenibile che permette di integrare all’interno di un determinato percorso più mezzi: usare la propria bici per alcuni tratti del tragitto casa-lavoro e caricarla sul treno o in metropolitana per i tratti più lunghi è un esempio di mobilità intermodale.

mobilità sostenibile

La mobilità sostenibile è indispensabile per conciliare il nostro diritto alla mobilità con l’esigenza di ridurre l’impatto ambientale che comporta. I mezzi di trasporto, infatti, svolgono un ruolo essenziale perché ci collegano con persone e luoghi, ci permettono di raggiungere servizi indispensabili come la scuola e gli ospedali e assicurano lo scambio dei prodotti che acquistiamo ogni giorno di persona oppure on line. I trasporti, quindi, rispondono alle nostre esigenze ma devono farlo tenendo conto anche delle esigenze del nostro Pianeta e delle generazioni future. In generale, la mobilità può essere definita sostenibile quando: • è sicura, conveniente e accessibile a tutti con particolare attenzione ai bisogni di donne, bambini, persone con esigenze speciali e anziani, • rispetta l’ambiente limitando al massimo ogni forma di inquinamento: atmosferico ma anche acustico, • riduce il traffico stradale, a cominciare dalle città, • contribuisce alla lotta al cambiamento climatico, • non compromette l’uso delle risorse alle generazioni future, • promuove l’educazione e la partecipazione della comunità, • coinvolge tutte le parti sociali in un processo di pianificazione integrata. La mobilità sostenibile comprende diverse modalità: dalla mobilità elettrica a quella condivisa, dalla mobilità slow (a piedi o in bici) al trasporto pubblico.

n20 protossido di azoto

Il protossido di azoto o gas esilarante è uno dei gas a effetto serra più diffusi in atmosfera, insieme all’anidride carbonica (CO2) e al metano (CH4). È generato soprattutto dall’agricoltura intensiva ma è anche un sottoprodotto della combustione di fonti fossili (petrolio, gas naturale, carbone).