Qui trovi tutte le parole dell’energia che ti servono per superare i giochi, le attività e le missioni del percorso. Ti saranno d’aiuto anche a scuola e nella vita di ogni giorno!
L’etichetta energetica, obbligatoria per legge e in vigore in tutti i Paesi dell’Unione europea, indica chiaramente il consumo di energia di un apparecchio e permette il confronto tra modelli differenti. A marzo 2021 è entrata in vigore la nuova etichetta energetica degli elettrodomestici, obbligatoria in tutti i Paesi dell’Unione europea. L’etichetta indica chiaramente il consumo di energia di un apparecchio e permette il confronto tra modelli differenti. La classe energetica è rappresentata da una lettera e da un colore: la CLASSE A è la più virtuosa perché assicura ALTA EFFICIENZA E BASSI CONSUMI. Infatti, è contraddistinta dal colore verde che, come in un semaforo, dà il via all’acquisto.
Le fonti non rinnovabili hanno tempi di rigenerazione talmente lunghi che una volta usate si considerano finite. Comprendono: • i combustibili fossili (carbone, gas naturale e petrolio) che si sono formati nel corso di milioni di anni e devono essere estratti dalle profondità della crosta terrestre; • l’Uranio che è “nato” insieme al nostro Pianeta. Anche se le fonti rinnovabili come acqua, sole e vento producono sempre più energia, in realtà il sistema energetico mondiale si basa ancora prevalentemente sulle fonti non rinnovabili e in particolare sulle fonti fossili. Il ricorso alle fonti fossili comporta l’emissione di anidride carbonica (CO2) e contribuisce, quindi, all’aumento dell’effetto serra e al cambiamento climatico.
Le fonti rinnovabili forniscono energia che si rigenera (si rinnova, appunto) in continuazione: acqua, sole, vento, geotermia (cioè il calore della Terra), ma anche l’energia di mari e oceani sono esempi di fonti sempre disponibili e inesauribili: non finiranno mai. Anche le biomasse come la legna da ardere o il pellet sono fonti rinnovabili perché sono in grado di rigenerarsi in tempi “umani”, a differenza delle fonti fossili che si sono formate nel corso di milioni di anni. Le fonti rinnovabili producono energia elettrica ma anche energia termica. Il calore viene generato attraverso caldaie, stufe e camini alimentati a biomasse come legna da ardere o pellet, pannelli solari che scaldano l’acqua che esce dal rubinetto o circola nei termosifoni, pompe di calore che utilizzano il calore della Terra. Le fonti rinnovabili vengono impiegate anche come biocarburanti nel settore dei trasporti. Le fonti rinnovabili sono molto importanti perché producono energia pulita e sostenibile e contribuiscono nella lotta al cambiamento climatico.
I gas a effetto serra (anidride carbonica, metano, vapore acqueo, ozono, metano…) sono naturalmente presenti nell’atmosfera e sono indispensabili per mantenere una temperatura costante sulla nostra Terra. L’effetto serra è, quindi, come un “tetto di vetro” fondamentale per la sopravvivenza: senza, la Terra sarebbe un Pianeta inospitale e freddo. Il problema è la quantità: l’aumento di gas a effetto serra legato alle attività antropiche è in continua crescita e contribuisce al riscaldamento globale e al cambiamento climatico. I dati sul clima provano, infatti, che l’atmosfera si sta riscaldando progressivamente da due secoli, e che negli ultimi decenni ciò accade a ritmi crescenti. Per frenare questo processo è necessario utilizzare sempre di più le fonti rinnovabili e aumentare l’efficienza lungo tutta la filiera energetica.
La generazione distribuita delocalizza la produzione di energia elettrica: oggi, ognuno di noi, grazie a mini-impianti a fonti rinnovabili come i pannelli fotovoltaici, può produrre energia elettrica ovunque, anche sul tetto di casa, e, se connesso alla rete elettrica nazionale, può immetterla nella rete stessa. In questo modo la produzione di energia elettrica non deve più seguire la “rotta” classica che parte da poche grandi centrali e porta l’energia nelle nostre case.
La parola geotermia significa calore della Terra: l’interno del nostro Pianeta, infatti, è caldo e scalda anche il suolo sotto i nostri piedi. Mediamente, andando verso il centro della Terra, la temperatura aumenta di 30 °C ogni 1.000 metri. La geotermia è una fonte rinnovabile e sfrutta proprio questo calore per produrre energia elettrica o calore. Come? Una rete di tubi scende nel terreno, dalla superficie fino a una certa profondità, per poi risalire. In essi scorre acqua, o altro fluido termovettore, che scendendo si scalda per scambio di calore con il terreno circostante. L’acqua calda risale e può essere usata per il riscaldamento di edifici o di serre. Se la temperatura del sottosuolo è tale da trasformare l’acqua in vapore, questo può alimentare una turbina e generare energia elettrica all’interno delle cosiddette centrali geotermiche.
Il Global Goal numero 11 è l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dedicato alle nostre città che già oggi ospitano 3,5 miliardi di persone e che hanno un enorme impatto sul nostro Pianeta. Entro il 2030 le città dovranno essere inclusive, sicure e sostenibili. Tra gli strumenti per mettere in atto una transizione davvero smart, possiamo contare sulla tecnologia e sulla digitalizzazione ma anche sul contributo che può dare ciascuno di noi. Oltre a interventi strategici in ambiti come la mobilità, il verde urbano, l’illuminazione pubblica, l’efficienza energetica, la gestione delle risorse (inclusi i rifiuti e il suolo).
Il Global Goal numero 12 è l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile che mira a garantire MODELLI DI PRODUZIONE E DI CONSUMO SOSTENIBILI. Di cosa si tratta? Ecco la spiegazione di ONU ITALIA: “ogni cosa prodotta e consumata ha impatto sull’economia, sull’ambiente e sullo sviluppo sociale. Realizzare modelli di consumo e produzione sostenibili garantisce efficienza e incrementi di produttività, assicurando che le attività intraprese rimangano ENTRO I LIMITI DEL NOSTRO PIANETA, rispettando quindi i diritti delle generazioni future.” Il Global Goal numero 12 ci invita a FARE DI PIÙ E MEGLIO CON MENO RISORSE. Solo in questo modo potremo ridurre il nostro impatto ambientale e migliorare la qualità della vita: attuale e futura. È anche un Goal che ci attiva in prima persona perché passa da azioni concrete e quotidiane come la RIDUZIONE DEI RIFIUTI, la RACCOLTA DIFFERENZIATA, il riuso e il riciclo dei prodotti. Tra i traguardi da centrare entro il 2030 dobbiamo anche dimezzare lo SPRECO ALIMENTARE pro-capite.
Il Global Goal numero 13 ci chiede di adottare misure urgenti e azioni concrete per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Per centrare questo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile e garantire un futuro vivibile ed equo al nostro Pianeta, dobbiamo ridurre le emissioni globali di gas serra del 50% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2010) e raggiungere entro il 2050 la cosiddetta CARBON NEUTRALITY, cioè la capacità di bilanciare completamente le emissioni climalteranti generate. Contrastare la crisi climatica e ambientale è una sfida globale che richiede una TRANSIZIONE VERSO UN’ECONOMIA PIÙ SOSTENIBILE, con minori pressioni sull’ambiente, ma anche una partecipazione attiva da parte nostra. Le nostre scelte e le nostre azioni riducono il nostro impatto sul clima e influiscono sul benessere del nostro Pianeta. Per questo è così importante ESSERE INFORMATI, fare la raccolta differenziata, scegliere prodotti ecologici e riutilizzabili, pedalare, camminare o prendere i mezzi pubblici, ridurre l’utilizzo di carta, rispettare la natura e tutti i suoi abitanti. Tutte azioni che possiamo fare ogni giorno.
Il Global Goal numero 7 è l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dedicato all’energia: entro il 2030 tutte le persone del mondo dovranno avere accesso a energia economica, affidabile, sostenibile e moderna. Per questo bisognerà aumentare la quota di energie rinnovabili nel mix energetico e migliorare l’efficienza energetica.