Le feste si avvicinano, è tempo di scambio di doni e, quindi, di carte, sacchetti e sacchettini che dopo pochi secondi… finiscono nel cestino.
La carta da regalo plastificata e metallizzata, tra l’altro, non è riciclabile e va conferita nell’indifferenziato. Ma non ci sono alternative? Certo che sì!
Se vuoi fare un dono davvero prezioso per tutti, anche per il nostro Pianeta, scopri il furoshiki, l’antica tecnica giapponese che usa, e soprattutto ri-usa, i tessuti per impacchettare i regali.
Cosa serve? Solo un pezzo di stoffa.
Puoi ri-usare scampoli colorati, strofinacci e tovaglioli di tessuto che riempiono cassetti e credenze, foulard acquistati in momenti di euforia e mai indossati… Puoi anche tagliare un lenzuolo bianco e decorarlo con i pennarelli.
Una volta che hai scelto il tuo tessuto, basta stenderlo sul tavolo, posizionarlo a rombo e mettere il regalo al centro.
Ora copri il regalo prima con la parte superiore del tessuto (che porterai verso di te) e poi con la parte inferiore.
A questo punto annoda le due parti laterali sopra il regalo, creando un fiocco.
Voilà, il pacchetto è pronto! E non serve nemmeno il nastro adesivo.
Per personalizzare il tuo dono aggiungi rametti, bacche, stecche di cannella, foglie, scorze essiccate di agrumi e, ovviamente, un biglietto d’auguri.
E per i più curiosi, sul sito del Ministero dell’Ambiente del Giappone ci sono le istruzioni passo passo per impacchettare oggetti di forme diverse: l’infografica ti aspetta qui.
E allora, buone feste a tutti, Pianeta incluso.